Come spiegano gli esperti della sezione di Catania dell'Ingv,
nella serata del 30 gennaio 2013, dopo due giorni di relativa calma, la Bocca Nuova dell'Etna ha prodotto il 5° episodio di intensa attività stromboliana nelle ultime 3 settimane.
Questo episodio è stato più forte di quello precedente, con abbondante ricaduta di materiale piroclastico grossolano fuori dall'orlo craterico. I primi segni di un risveglio della Bocca Nuova sono stati osservati alle ore 17:07 GMT del 30 gennaio, quando la telecamera ad alta sensitività dell'INGV-OV sulla Montagnola (EMOH) ha registrato dei bagliori provenienti dalla bocca eruttiva posta nella parte sud-orientale del fondo craterico.
I bagliori si sono rapidamente intensifcati, diventando visibili ad occhio nudo dai centri abitati sui fianchi dell'Etna; contemporaneamente l'ampiezza del tremore vulcanico registrato in area sommitale ha cominciato a crescere repentinamente. Si è osservato inoltre lo spostamento della sorgente del tremore vulcanico, da una posizione sotto il Nuovo Cratere di Sud-Est (NCSE) verso la Bocca Nuova, un fenomeno già avvenuto durante l'episodio eruttivo del 28 gennaio.
Fra le ore 18:00 e 18:15 GMT, l'attività ha mostrato un forte incremento, e dalle 18:20 circa, i getti di bombe e scorie incandescenti superavano quasi continuamente l'orlo craterico. Alcuni frammenti piroclastici sono stati lanciati fino a 150 m sopra l'orlo craterico. Alle ore 18:24, è comparso un debole bagliore in corrispondenza del NCSE; tuttavia questo fenomeno è durato poco e non si è ripetuto nel corso dell'episodio eruttivo. Nell'intervallo fra le 18:30 e 19:00 GMT, l'attività ha preso il carattere di fontana di lava, con un getto sostenuto alto circa 100 m sopra l'orlo craterico. Poco dopo le 19:00 GMT, il getto si è inclinato fortemente verso sud-ovest, causando l'abbondante ricaduta di bombe e scorie incandescenti sul fianco sud-occidentale del cono centrale sommitale fino alla sua base.
Alle 19:16 GMT, i getti sono ritornati verticali, e la ricaduta di materiale fuori dall'orlo craterico è diminuita, interessando soprattutto il versante meridionale del cono centrale. Intorno alle ore 19:30 GMT, l'attività di fontana di lava ha cominciato a diminuire; i getti incandescenti sono diventati discontinui e solo raramente hanno superato 100 m di altezza sopra l'orlo craterico, all'eccezione di un getto, alle ore 20:00 GMT, che ha ben superato l'altezza di 150 m sopra l'orlo della Bocca Nuova. Nello stesso intervallo, l'ampiezza del tremore vulcanico ha mostrato una repentina diminuzione, per rientrare su livelli normali in tarda serata.
Dopo le ore 21:00 GMT, i getti di materiale incandescente non hanno più superato l'orlo craterico, e i bagliori si sono progressivamente affievoliti. Nelle ore notturne è tuttavia rimasto un persistente, debole bagliore, evidenza di una continuazione dell'attività eruttiva all'interno del cratere, anche se molto blanda. Nelle ore mattutine del 31 gennaio i bagliori sono lentamente scomparsi; l'attività si è conclusa con una serie di sporadiche emissioni di piccoli sbuffi di cenere, l'ultima verso le ore 05:41 GMT.
Questo episodio è stato il quinto evento di questo tipo avvenuto alla Bocca Nuova durante un intervallo di tre settimane a partire dal 10 gennaio 2013; inoltre sono da considerare anche i due episodi di attività stromboliana al NCSE del 20 e 22-23 gennaio, portando la somma di episodi eruttivi ai crateri sommitali etnei in questo intervallo a sette. Anche se di intensità molto inferiore se paragonati agli episodi parossistici al NCSE del 2011-2012, questi eventi marcano una decisa ripresa dell'attività sommitale dopo alcuni mesi di bassi livelli di attività eruttiva.