Etna: pioggia di lapilli e cenere durante la più forte eruzione degli ultimi anni.
Sabato 16 marzo, l'Etna ha dato vita ad una nuova, spettacolare eruzione parossistica, l'ottava dall'inizio del 2013. Tremori vulcanici in aumento con forti boati e fontane di lava altissime, non visibili purtroppo a causa delle pessime condizioni atmosferiche, sono iniziati all'alba dal cratere di sud-est (NCSE).
L'evento si è progressivamente intensificato e, nel tardo pomeriggio, le strumentazioni hanno registrato l'innalzamento del picco del tremore vulcanico e un'improvvisa accelerazione del rilascio di energia.
Il tremore vulcanico e i fortissimi boati hanno fatto tremare le abitazioni, destando un pò di preoccupazione. E poco dopo le 18.40 un'eccezionale caduta di lapilli e un'intensa pioggia di cenere vulcanica, spinte dai forti venti di sud-est in accordo con l'andamento del campo dei venti alle quote sommitali , si sono riversate sul versante jonico, colpendo i comuni di Linguaglossa, Sant'Alfio, Milo, Zafferana Etnea, Santa Venerina e il basso Acese, nelle frazioni di Guardia-Mangano, Scillichenti, Stazzo e Pozzillo, che in pochissimi minuti sono stati coperti da una spessa coltre nera. Nella foto sono stati ripresi i lapilli che sono caduti nella frazione marinara di Stazzo, del diametro più o meno di una moneta da 0,20 .
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È sicuramente la più forte eruzione degli ultimi anni», confermano gli esperti della sezione catanese dell'INGV, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia."
La colata lavica si è riversata nella desertica Valle del Bove e intorno alle 20.30 l'immenso spettacolo ha chiuso il sipario. Qualche piccolo ritardo dei voli è stato registrato presso l'aeroporto Fontanarossa di Catania, chiuso inizialmente in via precauzionale. Lo scalo etneo è stato riaperto e svolge regolarmente la sua attività.
Il Prefetto di Catania ha inoltre disposto un'Ordinanza con l'assoluto divieto, fino al 4 aprile prossimo, di accesso al vulcano sul versante sud oltre quota 2920 m, in prossimità della c.d. Torre del Filosofo e sul versante nord, oltre quota 2990 m, in prossimità di Punta Lucia.