Rispetto alle settimane precedenti, l'attività dell'Etna è stata caratterizzata da piccole eruzioni intra-crateriche dei crateri sommitali,
cratere di Nord-Est (NEC), cratere Voragine (VOR) e cratere Bocca Nuova (BN) e da ordinario degassamento con rare esplosioni stromboliane ed emissioni di cenere dal
Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC).
Dal 1 di dicembre si è osservato un leggero incremento nell'attività di tutti i crateri come mostrato dalla foto rilasciata dall'INGV.
Osservazioni sul terreno effettuate dalle guide vulcanologiche hanno rivelato che il nuovo piccolo
conetto, che da metà settembre si sta formando all'interno della
Voragine (VOR), è ulteriormente
cresciuto in altezza.
Al NEC, l'attività è stata pressochè continua, ma con forti fluttuazioni da un giorno all'altro.
Da giorno 6 di dicembre una graduale intensificazione dell'attività
stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est (NCSE), che si era manifestata con deboli e discontinue esplosioni, l'attività produce la ricaduta di materiale incandescente lungo il pendio del cono.
Durante la settimana in oggetto
l'ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un modesto incremento attorno a valori alti. Le sorgenti del tremore risultano localizzate al di sotto dei crateri sommitali tra 1500 e 3000 m di quota al di sopra del livello medio del mare.
Per ulteriori informazioni si rimanda sempre al link in basso dell'istituto di vulcanologia di Catania.