L'attività eruttiva ai crateri sommitali dell'Etna si è mantenuta su livelli piuttosto bassi, continuando il consueto degassamento dalle bocche aperte del
NEC, della
VOR e del
SEC/NSEC e dalle varie zone fumaroliche sugli orli dei craterici.
In particolare, nell'area del "cono della sella" del NSEC, è continuata l'attività stromboliana intracraterica, che ha generato dei bagliori fluttuanti, solo raramente i getti di materiale piroclastico incandescente hanno superato l'orlo della bocca e non si sono osservate emissioni di cenere.
Il
cratere VOR, dopo un periodo senza alcuna manifestazione eruttiva, ha prodotto singole esplosioni accompagnate da piccole emissioni di cenere nei giorni 11 e 12 giugno, nel mattino del 14 giugno al medesimo cratere è avvenuta una sequenza di circa 10 piccole esplosioni, che ha lanciato materiale incandescente appena sopra l'orlo craterico e prodotto piccoli sbuffi di cenere.
Nel corso della settimana in oggetto l'ampiezza media del
tremore vulcanico si è mantenuta su livelli alti, la localizzazione della sorgente del tremore risulta localizzata nell'
area del cratere NSEC a profondità superficiali.
La
dilatazione gps, del triangolo di alcune stazioni, evidenziano la
ripresa della pressurizzazione del sistema magmatico, successiva alla decompressione osservata a cavallo tra la fine del mese di aprile e la prima metà del mese di maggio 2020.