Dopo la fine dell'episodio di fontana di lava del Cratere di Sud-Est(SEC) del 22 dicembre
è proseguita con intensità e frequenza variabile l'attività stromboliana ai
crateri sommitali, nei giorni seguenti è proseguita l'attività esplosiva stromboliana al
Cratere di Sud-Est(SEC) principalmente alla
bocca orientale(NSEC), con intensità variabile, accompagnata da sporadiche emissioni di cenere diluita ed in maniera secondaria e discontinua dalla
bocca della SELLA.
Il
cratere Voragine(VOR) è stato interessato da una continua attività intracraterica stromboliana che si è intensificata a partire dal 30 Dicembre, producendo il lancio del materiale piroclastico oltre l'orlo craterico, e infine, è proseguita invariata l'attività stromboliana intracraterica ai crateri
Bocca Nuova(BN) e
Cratere di Nord-Est(NEC), accompagnata da sporadiche emissioni di cenere diluita.
L'
attività sismica è stata caratterizzata da un
importante sciame verificatosi nel versante sud occidentale del vulcano tra la fine del 31 dicembre e l'inizio del 1 gennaio, gli epicentri ricadono in un'area a prevalente sviluppo Nord-Est/Sud-Ovest tra monte Denza e monte Parmentelli.
L'evento di
magnitudo maggiore Ml 3.7 è stato localizzato 1 km circa a sud di M. Denza ad una profondità di circa 10 km alle ore 21:54 del 31 dicembre, e complessivamente sono stati registrati 18 eventi con magnitudo comprese tra 2.0 e 3.7 (6 dei quali con Ml >= 3), le profondità ipocentrali risultano tutte comprese tra 9 e 15 km, altri tre terremoti sono stati registrati nella stessa zona dello sciame nei giorni 2 e 3 gennaio con Ml tra 2.0 e 2.6 e profondità tra 9 e 11 km.
Il
vulcanologo Caffo per il corriere spiega: «Fenomeno non ordinario, vi è un momento di maggiore intensità geodinamica che avviene attraverso
meccanismi di fratturazione delle rocce crostali, ma è tutto monitorato», l'intenso sciame sismico avvenuto con epicentri localizzati in prossimità del territorio abitato di Ragalna il 31 dicembre 2020, con eventi compresi tra magnitudo 2.2 e 3.8 e profondità ipocentrali superiori a 11 km,
palesa l'intensa dinamicità di quest'area sia per ragioni tettoniche che per movimenti profondi(maggiore di 10 km) dell'ipo-magma.
Questi fenomeni
seguono importanti eventi sismici avvenuti nel bacino del Mediterraneo ed hanno portato ad una notevole attività stromboliana al Cratere di Sud-Est e frequenti esplosioni al cratere Voragine e minori alla Bocca Nuova,
questi fenomeni rappresentano l'evoluzione fisiologica di un'area straordinariamente attiva dal punto di vista geologico.