La vetta dell'Etna,
dal 1980, è sempre stata considerata il Cratere di Nord-Est che con i parossismi del settembre 1980 e febbraio 1981 raggiunse l'altezza massima di 3350 m, tale altezza, diminuita nel corso degli anni a causa dei crolli dei suoi orli, nell'estate del 2018 si è assestata a 3326 metri, primato, però, che è stato ora superato dal cono del Cratere di Sud-Est e, oggi, l'Etna ha una nuova vetta.
Con i circa
50 episodi parossistici che dal 16 febbraio 2021 hanno interessato il Cratere di
Sud-Est(SEC) del vulcano, l'Etna ha incrementato la sua altezza accumulando notevoli quantità di materiale piroclastico e strati di lava sul cono del SEC, il più giovane e più attivo dei quattro crateri sommitali, portando ad una cospicua trasformazione della sagoma del vulcano.
Questo dato storico, che ha un'incertezza di 3 metri, è stato ottenuto tramite l'elaborazione di due triplette di immagini dei satelliti Pléiades acquisite il 13 e il 25 luglio 2021, nell'ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories, permettendo di aggiornare il modello digitale della superficie (DSM) dell'Etna.
Dal modello digitale ottenuto del terreno emerge, in via preliminare, che il punto più alto del vulcano si trova ora
sull'orlo settentrionale del Cratere di Sud-Est a quota 3357 (± 3 m), ed è ormai di gran lunga più alto del "fratello maggiore", il Cratere di Nord-Est, da 40 anni la vetta indiscussa dell'Etna.
Per quanto riguarda l'ultima attività parossistica, registrata giorno 9 Agosto alle ore 4 circa, con il graduale passaggio dell'attività stromboliana a fontana di lava al
Cratere di Sud-Est, con un flusso lavico in direzione Valle del Bove ben alimentato, inoltre, dalle ore 3 circa si è osservato un secondo flusso lavico che si propaga in direzione Sud-Ovest, attività poi cessata alle ore 6, con le colate laviche confinate ad una quota di circa 2900 m.
Nella giornata di oggi 10 Agosto continua, ad intensità oscillante, l'emissione di cenere vulcanica dal
Cratere di Nord-Est, alimentando una nube eruttiva diretta verso la zona orientale dei paesi etnei, con un'altezza stimata fra 5000 e 6000 m s.l.m, l'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra variazioni significative. Il centroide delle sorgenti risulta localizzato nell'area dei crateri Voragine e Nord Est ad una profondità di circa 2800 m sopra il livello del mare.